Descrizione
«Sfido Mario Oliverio sui fatti e sulla credibilità politica, non mi interessa attaccarlo sui propri guai giudiziari. Se vuole misurarsi con me alle prossime Comunali di San Giovanni in Fiore, faccia prima un lungo bagno di umiltà: riconosca che per la città non ha mosso un dito, quando era presidente della Regione Calabria: né per la sanità, né per lo Stato sociale, né per il lavoro, i precari e il Centro studi gioachimiti». Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che osserva: «Oliverio ha perso il pelo ma non il vizio: non avendo argomenti politici, prospetta irregolarità della nostra amministrazione, minaccia azioni legali ed è costretto a negare che noi abbiamo cambiato San Giovanni in Fiore, facendo in pochissimo tempo ciò che lui non ha mai fatto in 40 anni». «Oliverio vada in Procura a denunciare, se è convinto – incalza Succurro – che noi abbiamo violato leggi. In caso contrario, la smetta di gettare fango sul nostro conto e di mentire su tutto, compresa l’assegnazione degli incarichi, che con noi segue il principio della rotazione». «Riguardo alla sanità, poi, è curioso – sottolinea la sindaca di San Giovanni in Fiore – che Oliverio ci dia lezioni. Ora i servizi sanitari sono migliorati, come riconoscono anche molti suoi ex elettori. Da presidente della Regione, invece, lui se n’era lavato le mani come Pilato, limitandosi ad annunciare un incatenamento davanti a Palazzo Chigi, che ancora fa ridere i tanti che lo ricordano». «Alle ultime Regionali, il Partito democratico scaricò come una zavorra Oliverio, che volle candidarsi ugualmente e con l’1,7 per cento dei voti arrivò quarto su quattro candidati. Questo perché nessuno era più disposto a credergli e perché – conclude Succurro – il suo tempo politico era già scaduto da un bel pezzo. Adesso, più che ruggiti da leone, egli produce solo urla di rabbia per le troppe occasioni che ha sciupato».